IVANA SPAGNA

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IVANA SPAGNA

già in tenera età, dimostra il suo talento per la musica partecipando a piccoli concorsi canori di provincia.
Negli anni la sua passione per la musica cresce: studia pianoforte e già nel 1971 pubblica il suo primo singolo 45 giri “Mamy Blue”. La canzone godrà di un buon successo e verrà cantato anche da Dalidà e Johnny Dorelli, tradotto e venduto all’estero.
L’anno successivo incide un altro 45 giri, intitolato “Ari Ari”.
Negli anni successivi, sino al 1982, di Ivana Spagna si perdono un po’ le tracce; in realtà questi sono gli anni della sua gavetta nei quali lavora come corista per grandi artisti come Ornella Vanoni, Sergio Endrigo e Paul Young. Come autrice scrive brani per Boney M, Tracy Spencer, Baby’s Gang e Advance. Scrive inoltre jingles per spot televisivi inglesi. Nel frattempo si esibisce nelle discoteche del Nord Italia insieme al fratello Giorgio (Theo).
Nel periodo 1983-1985 Ivana Spagna scrive e canta per il duo delle “Fun Fun”. Incide poi due singoli con lo pseudonimo di Ivonne K e uno con il nome d’arte Mirage.
E’ il 1986 l’anno del boom. Il nome d’arte è semplicemente Spagna, il look è aggressivo e punk, le sonorità e lo stile sono apertamente dance: con il singolo, cantato in lingua inglese, “Easy Lady” arriva il successo e la notorietà, partendo dalla Francia per poi scalare le classifiche di tutta Europa. La canzone venderà circa 2 milioni di copie. In Italia riceve il Telegatto d’argento a “Vota la Voce”, come rivelazione dell’anno e il Disco Verde al “Festivalbar”, come miglior giovane.
L’anno seguente esce il suo primo album intitolato “Dedicated to the moon” che venderà oltre 500 mila copie. Il singolo “Call me” raggiunge il primo posto nella Classifica Europea (prima volta per un’artista italiana) superando artisti del calibro di Madonna e Michael Jackson.
“Call me” entra nella Top 75 inglese restandoci per 12 settimane e raggiungendo la seconda posizione.
Nel 1988 Spagna consolida il suo successo con il secondo album: “You are my energy”, dedicato al padre Teodoro, scomparso lo stesso anno.
“I wanna be your wife” ed “Every girl and boy” si rivelano ancora una volta grandi successi. Degna di nota è “March 10, 1959”, ultima canzone dell’album, scritta e cantata in favore del popolo tibetano, per il quale Ivana Spagna si impegnerà anche negli anni a seguire.
Dopo un periodo di pausa successivo alla fine di una storia d’amore, si trasferisce a Los Angeles dove realizza nuovi lavori, con stile rinnovato e nuove sonorità. Esce così nel 1991 il terzo album, intitolato “No way out”. Un tour negli States permette a Spagna di farsi conoscere dal pubblico americano e consolidare il suo successo anche oltre oceano.
Sempre in seguito all’influenza statunitense, Spagna incide nel 1993 “Matter of time” dove, anche se la dance non viene messa da parte, predominano le ballate. Si tratta di una svolta nella carriera di Ivana Spagna: ne è una conferma “Spagna & Spagna – Greatest Hits”, pubblicato nello stesso anno, che chiude un capitolo importante della vita artistica della cantante.
Nel 1994 Spagna presta la sua voce per cantare “Il cerchio della vita”, versione italiana di “Circle of life” (scritta e cantata da Elton John), tema principale della colonna sonora del film di animazione “Il re leone”, uno dei più grandu successi di casa Disney. Dal suo esordio è la prima volta che Ivana Spagna fa conoscere al grande pubblico la sua bellissima voce nella sua lingua madre: grazie alle emozioni che sa trasmettere la canzone ma anche l’interpretazione di Spagna, il risultato è eccellente.
L’anno successivo segna il defintivo passaggio alla lingua italiana: Spagna partecipa al Festival di Sanremo con la bellissima “Gente come noi” e si piazza al terzo posto. Esce poi “Siamo in due”, il suo primo album completamente in lingua italiana.
Anche nel 1996 Spagna è al Festival di Sanremo: la canzone “E io penso a te” si classifica quarta. Contemporaneamente esce l’album “Lupi solitari” che in una settimana realizza 100.000 copie vendute. Spagna vince “Sanremo Top”, partecipa al Festivalbar e diventa la protagonista assoluta dell’estate: vince poi il Telegatto di “Vota la Voce” come migliore interprete femminile.
Terzo album in tre anni, nel 1997 esce “Indivisibili”. Tra le particolarità dell’album è da segnalare la traccia fantasma “Mercedes Benz”, cover della famosa canzone di Janis Joplin, e la collaborazione alla realizzazione dell’album di grandi musicisti internazionali.
Nel 1998 al Festival di Sanremo con “E che mai sarà” Spagna si piazza solo dodicesima, ma l’album “E che mai sarà – Le mie più belle canzoni”, che contiene i più grandi successi in italiano e cinque inediti tra cui la canzone in gara al Festival, supera le 100.000 copie vendute. Si aggiudica il quarto telegatto d’oro a “Vota la Voce” come migliore interprete femminile; inoltre canta “Mamma Teresa”, canzone scritta da Marcello Marrocchi in omaggio a Madre Teresa di Calcutta recentemente scomparsa, e due canzoni “So volare” e “Canto di Kengah” che fanno parte della colonna sonora del film di animazione italiano “La gabbianella e il gatto” di Enzo D’Alò.
Nel 1999 Spagna canta in duetto con Mario Lavezzi “Senza catene”, scritta da Lavezzi e Mogol. Scrive per Annalisa Minetti “One more time” in collaborazione con il fratello Theo e inserita nell’album “Qualcosa di più”.
Nuova partecipazione al Festival di Sanremo edizione 2000 con il brano “Con il tuo nome”, accompagnata dall’uscita dell’album “Domani”. L’album contiene solo canzoni in italiano anche se sono presenti ritornelli in spagnolo come in “Mi amor” ed in inglese come in “Messages of love”, segno che qualcosa sta cambiando. “Mi amor” viene scelto come singolo dell’estate 2000 e viene realizzato un video clip insieme all’attore Paolo Calissano.
Nello stesso anno Spagna si esibisce in un’eccezionale interpretazione di “Bridge over trouble water” di Paul Simon e Art Garfunkel durante una serata organizzata da Canale 5 in occasione della beatificazione di Papa Giovanni XXIII.
Nel 2001 esce l’album di cover “La nostra canzone” nel quale, con l’aiuto del maestro Peppe Vessicchio, Spagna reinterpreta le canzoni che hanno segnato la storia della musica italiana: da “Teorema” a “Quella carezza della sera”, da “Eloise” a “La donna cannone”.
Lo stesso anno Spagna viene contattata per cantare l’inno della squadra di calcio del Chievo, neopromosso in serie A: “Chievoverona Un mondo in giallo e blu”. Durante la manifestazione benefica “Trenta ore per la vita” Spagna viene premiata come vincitrice del “Disco per l’estate 2001”.
Nel 2002 Spagna lascia la Sony Music per approdare alla nuova casa discografica “B&G Entertainment”. Torna a cantare in inglese presentando il singolo “Never say you love me”. Dopo un’estate ricca di impegni per promuovere il singolo, esce il nuovo album “Woman” che contiene 8 brani in inglese, 2 in spagnolo ed 1 in francese.
Sempre nel 2002 esce nelle librerie il primo libro scritto dalla cantante: “Briciola, storia di un abbandono”, una fiaba animalista per i più piccoli, ma anche per i grandi. L’anno successivo Ivana Spagna viene insignita del “Premio Letterario Internazionale Ostia Mare”, nella sezione Letteratura per l’infanzia.
Nel 2006 partecipa a Sanremo con il brano “Noi non possiamo cambiare”. In seguito uscirà il disco “Diario di Bordo – Voglio Sdraiarmi al Sole”, ristampa del cd “Diario di Bordo” (2005) con l’aggiunta di tre nuovi brani, tra cui la canzone presentata al Festival. Successivamente Spagna è tra i protagonisti del reality show tv (RaiDue) “Music Farm”.